Meno di un mese è passato dal giorno fatidico in cui Apple ha presentato l’iPhone 6, accompagnato dall’Apple Watch e, finalmente, dalla release del nuovo sistema operativo iOS 8. In pochi minuti l’azienda di Cupertino è riuscita a canalizzare l’attenzione di tutti gli analisti (e dei consumatori) su una nuova tecnologia che poi tanto nuova non è: iBeacon, evoluzione stile Mela dei beacon.

Si tratta di una tecnologia che potrebbe cambiare per sempre il modo in cui le persone fanno acquisti nei negozi ‘fisici’ e, di conseguenza, le strategie di marketing e customer experience delle aziende. Non ci sono dubbi che davanti ai nostri occhi stia prendendo forma una rivoluzione ma, nonostante tutto, c’è ancora molta confusione sui beacon. Cerchiamo allora di chiarire di cosa stiamo parlando.

La prima domanda, quella basilare da cui dobbiamo partire è: Cos’è un beacon? Di cosa parliamo quando ci riferiamo a questa tecnologia? Il termine indica un piccolo hardware wireless, programmato per trasmettere segnali e comunicare con gli smartphone, i tablet e ogni altro device che si trovi nelle vicinanze. In inglese beacon significa, tra le altre cose, faro. Ed è proprio così che funziona, emettendo segnali che le app possono ‘ascoltare’, scatenando di conseguenza un’azione specifica.

I beacon utilizzano il nuovo protocollo BLE (Bluetooth Low Energy), che consente loro di emettere segnali che pentrano le barriere fisiche, a differenza del wireless, consumando solo una percentuale irrisoria di batteria rispetto al Bluetooth classico e al Wi-Fi. iBeacon, sviluppato per comunicare con i device Apple da iOS7 in poi, rappresenta un’evoluzione rispetto agli altri beacon, perché è in grado di ricercare costantemente BLE e anche di ‘svegliare’ e connettersi con app che non sono in funzione al momento.

Non è difficile immaginare come questa tecnologia possa migliorare l’esperienza dei clienti nell’esplorare i negozi e l’interazione con prodotti e brand. Sfruttando i beacon, la tua azienda potrà mappare il customer journey per sapere esattamente in che parte del negozio si trovano in un determinato momento, e modellare così differenti strategie di engagement per i diversi touchpoint (ad esempio giocando con le dinamiche di Gamification).

La frontiera della personalizzazione in tempo reale non sembra più così lontana. I beacon ti consentono di entrare finalmente nella Age of the Customer: coinvolgi i clienti nel momento stesso in cui stanno cercando il tuo prodotto, muovendosi tra gli espositori del negozio o controllando il loro smartphone (o device indossabili) alla ricerca di informazioni e promozioni. Potrai così inviare loro avvisi e offerte davvero rilevanti e contestuali, in tempo reale. Da un messaggio di benvenuto a un reminder, da un coupon a un volantino, l’unico limite è l’immaginazione.

Come sempre, però, non tutto è rose e fiori. Ci sono alcuni ostacoli che le aziende devono tenere in considerazione quando si approcciano all’era dei beacon:

  1. Il Bluetooth dei clienti deve essere acceso, altrimenti il BLE non potrà funzionare.

  2. I clienti devono avere installato la tua app sui loro device per comunicare con i beacon.

  3. L’overload di push notification potrebbe ottenere un effetto opposto sulle persone, seccate dall’insistenza delle aziende.

  4. La tua offerta rischia di perdersi nel marasma di messaggi, quando ci saranno all’opera diversi beacon allo stesso tempo nello stesso luogo (si pensi a un centro commerciale).

Fin qui abbiamo parlato degli aspetti tecnici e strategici, ma la vera domanda è: Chi trarrà il maggior beneficio dalla tecnologia beacon? I brand retail (ad esempio i marchi del fashion o i produttori CPG) si trovano in prima linea nell’adozione dei beacon e stanno già testando i sensori per implementare strategie di marketing e di digital customer experience più efficaci. L’utilizzo intensivo produrrà una mole di dati impressionante (ci troviamo pur sempre nell’epoca dei big data) e il successo passerà anche dalla capacità di analizzarli e trasformarli in azioni concrete.

Tutti i settori industriali si stanno muovendo, sempre più interessati a comprendere come trovare, coinvolgere e tracciare i clienti, ma ci troviamo in una fase di ‘rollout’, quindi ancora molto deve essere studiato ed esplorato. Una cosa è certa: grazie ai beacon il marketing è destinato a cambiare, molto presto e molto velocemente.